di Fiammetta Palpati e Giulio Mozzi
Il gioco è facile davvero. Vi chiediamo di mandarci una vostra fotografia di paesaggio (una!, ci raccomandiamo, non dodici dozzine di dozzine di fotografie!), possibilmente una di quelle fotografie che si fanno po’ al volo, senza stare tanto a pensarci, perché qualcosa colpisce e – senza nessuna intenzione o ambizione di fare bellezza o altro – lo si vuol ricordare.
Il nome del file della fotografia deve essere (ripetiamo: deve!) il vostro nome e cognome, separati da un trattino. Per esempio, se partecipasse Ermenegildo Stupazzoni, la sua fotografia dovrebbe chiamarsi: ermenegildo-stupazzoni.jpg.
Vi chiediamo di mandarci non solo la fotografia, ma anche un breve testo. Su cosa significhi “breve”, vedete un po’ voi. Il testo dovrà avere una relazione con la fotografia, ma – possibilmente – una relazione non esplicita, non evidente, magari proprio segreta. Come regola generale (ma da non prendere troppo rigidamente): il testo non nomini ciò che compare nell’immagine. Per esempio:

(Massa Finalese, provincia di Modena, foto e testo di Giulio Mozzi)
Naturalmente il testo, sia pur “breve”, potrà anche essere un po’ più lungo di questo.
Istruzioni
L’indirizzo a cui spedire è: raccontareilpaesaggio@gmail.com.
L’email dovrà avere per oggetto le parole: “fermo-paesaggio”.
La fotografia dovrà essere in allegato all’email, il testo nel corpo dell’email.
Ricordate di indicare il nome del luogo.
Si potrà spedire da oggi, lunedì 26 febbraio 2018, fino alla mezzanotte di domenica 4 marzo.
Tra il 5 marzo e l’11 marzo pubblicheremo i “fermo-paesaggio” che ci saranno sembrati più interessanti. Quello che ci sembrerà più interessante di tutti riceverà un piccolo premio: un paio di buoni libri, uno da leggere e uno da guardare.
Grazie per l’attenzione.
[Il quadro in cima all’articolo è di Winslow Homer].
Il testo può essere una citazione (con fonte)?
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